Quando le mie cugine si sono lasciate risucchiare dalla follia szegedina. Pochi giorni, ma speciali.
Szeged, 19 Marzo 2006
In meno di un mese sono arrivate, hanno travolto e scombussolato la giá poco ordinaria vita szegedina, hanno lasciato cocci e ricordi e sono ripartite, con la promessa di un prossimo ritorno. Una parte di loro é ancora qui. Sulle mura della mia camera, per le strade "melmose", per le varie patika, per i concerti che abbiamo visto, lungo il fiume.Nessuno é rimasto indifferente. C'é stato chi ha esclamato "che buffe!" e si é saggiamente allontanato, chi ha confessato di scoppiare a ridere per strada ripensando a loro, chi si é inventato la scusa "devo andare in bagno" pur di riprendere contatto con la realtá, chi continua ad usare i vocaboli inesistenti che in 3 gg hanno creato: contestable, abstray, uffi!, chi ormai si rivolge a me con "daje mici daje!", chi prega che io non abbia una famiglia numerosa che possa portare avanti il processo di devastazione casalinga iniziato da imbuta e proseguito diligentemente da myti e dom.C'é poi Jaakko che ieri sera di ritorno dalla festa da Engin, sbronzo come non l'ho mai visto mi ha confessato: "If you have any other cousins coming to Szeged just tell me...cause I wanna meet them!"Grazie per essere passate, per aver reso questo posto e questo tempo ancora piú speciale, per averne fatto parte. A presto...
domenica 28 ottobre 2007
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