Scritto il 28 Agosto 2007.
966 km
3 giorni e 2 notti
10 ore a scendere
6 a salire
1 macchina
4 persone
Szeged - Cenad - Timisoara - Bocsa - Resita - Macoviste - Oravita - Carbunari - Moldova Noua - Coronini - Berzasca - Dubova - Mraconia - Orsova - Mehadia - Baile Herculane - Eftimie Murgu - Rudaria - Baile Herculane - Caransebes - Lugoj - Timisoara - Cenad - Szeged.
Dopo Arad, la regione della Crisana, il Mures, e Timisoara per il rientro in Romania abbiamo deciso di spingerci piú giú, verso i Carpazi meridionali, lungo il corso del Danubio, il Banat e l'Oltenia. A farci da guida stavolta é Moni, a guidare Zsuzsa.
Riattraversiamo Timisoara tra palazzoni zingari e vecchiette che fanno l'autostop. 39 gradi fuori. Superiamo ex cittá industriali decadenti, tra i "communist horror" che sarebbero perfetta location per film dell'orrore. Strade serpentine salgono lungo le prime montagne.
Dopo Resita ci fermiamo in un piccolo villaggio del Banat chiamato Macoviste. Un panino e due chiacchiere con alcuni abitanti del posto. Etá media 78 anni, salta fuori che il vecchietto over 80 é stato il sindaco del villaggio e recentemente intervistato per un quotidiano.
In macchina di nuovo fino a Carbunari, chiediamo indicazioni per il Danubio e ci ritroviamo e fare 20 km in una stradina sterrata che attraversa un bosco fino a Moldova Noua. La Citroen di Zsuzsa chiede pietá e ci tocca camminare per alcuni km, lungo i tratti piú sconnessi. I 20 km piú lunghi dell'intero viaggio... Finalmente ritroviamo l'asfalto e all'improvviso il mare...no é un fiume..il Danubio immenso ci si apre davanti. Quest'estate l'ho inseguito in Austria, Slovacchia ed Ungheria, l'anno scorso l'ho ammirato a Belgrado, eppure in nessun'altra regione mi ha riempito gli occhi di tanta bellezza e stupore. La Serbia sull'altra sponda. Roccie, castelli, piccole barche da pesca. Le montagne tutte intorno. Scopriamo le rovine di Trikule, una fortezza del XV secolo per metá immersa nell'acqua. Fu costruita per fermare l'espansione degli Ottomani verso Occidente. Seguiamo il corso del fiume fino a Dubova, fermandoci ogni tanto incantati a scattare foto. Campeggiamo a "la Cazane", cena a base di pesce, palinka e a dormire.
La mattina dopo ci rimettiamo in macchina. Lungo le gole del Danubio, dove il fiume sempre piú immenso rapisce gli sguardi. Passiamo un monastero ortodosso arroccato tra la strada e la sponda e attraversiamo il ponte di Traiano. Il volto di un re della Dacia, Decebal, é scolpito nella parete rocciosa che si affaccia sul ponte. Sull'altro lato della strada un enorme roccia riporta la scritta S.P.Q.R. Decebal si suicidó in seguito alla sconfitta contro i Romani quando questi conquistarono la Dacia. Scendiamo una scaletta e immergo i piedi nel Danubio...ahhhh
Nella contea di Mehetindi ci fermiamo ad ascoltare una brass band durante i festeggiamenti di un matrimonio. Lo sposo ed altri familiari ballano in circolo nel bel mezzo della strada. Pochi km e siamo ad Orsova. Visitiamo una cattedrale cattolica degli anni '70 che ben si abbina ai precedenti horror comunisti. Poi il monastero di S. Ana che dalla collina dove si trova sovrasta la cittá. Il panorama é stupendo. Pranziamo al sacco con ikra, pomodori, formaggio e carne romena.
Poi di nuovo in macchina raggiungiamo Mehadia. Piantiamo la tenda in un camping gestito da un ingegnere tedesco. Saliamo in macchina fino a Baile Herculane, cittá famosa per i bagni termali. Le vie sono gremite di turisti. L'aria sa di solforo. A ridosso delle montagne alti palazzi adibiti ad hotel. Ci spingiamo oltre il centro fino a raggiungere un piccolo fiume, il Cerna. In Romania sono piú flessibili riguardo i campeggi. Tende e simili affollano i bordi della strada. Lungo il Cerna sgorgano sorgenti di acqua calda, bollente in alcuni punti. Piccole piscine scavate a mano tra i sassi si riempiono dell'acqua termale che sgorga dalle numerose sorgenti. Il Cerna sfocia nel Danubio. A volte durante il giorno viene aperta una diga e l'improvvisa quantitá d'acqua invade la valle costringendo i campeggiatori ad allontanare le tende dal fiume.
Cena a base di Mic e poi torniamo al campeggio per una birra con il tedesco proprietario.
La mattina seguente raggiungiamo Eftimie Murgu, nella valle Rudaria. L'intero villaggio é in strada per un altro matrimonio. Noi ci spingiamo oltre all'ingresso di un boschetto. Alla scoperta di numerosi mulini ad acqua risalenti a qualche secolo fa, oggi patrimonio dell'UNESCO. Seguono il corso del fiume Rudaria..uno spettacolo. Riscendiamo a valle e sostiamo per l'ultimo pranzo prima del rientro. Gli abitanti di Eftimie Murgu ci consigliano un piccolo ristorante presso una pompa di benzina a pochi km di distanza. Csorba de burta e birra Ursus in arrivo...la stomach soup! Ed é buona! Un ultimo bagno a Baile Herculane e poi su fino a Timisoara, attraverso Caransebes a Lugoj. Il confine a mezzanotte. Sono le 23 in Ungheria. Un'altra ora e siamo a casa. Stanchi morti, ma ancora emozionati.
Prossima destinazione: Bucovina, Moldavia e delta del Danubio...
Noroc!
domenica 28 ottobre 2007
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