domenica 28 ottobre 2007

R.E.M. Roma 10 Giugno 2005

Scritto il 14 Giugno 2005.

Venerdì 10 giugno 2005 si è fatta la storia. Si lo so, nessuna cura miracolosa è stata scoperta, nessun accordo internazionale è stato firmato, gli Usa occupano ancora l’Iraq e intere popolazioni muoiono ancora di fame mentre l’occidente se ne lava le mani cancellando debiti. Non ho mica detto che il mondo ha ripreso a girare nel verso giusto. Ho detto che si è fatta la storia, la MIA storia.Landrew mi ha passato una catena. Ma mi ha passato una catena incompleta. Non c’era nessun anatema, nessuna promessa di disgrazie e maledizioni. Nessuna sciagura si sarebbe abbattuta su di me se l’avessi interrotta. Il bello degli specchi è romperli. E adesso che gusto c’è a spezzarla! Chiedeva di parlare di musica e libri. Vediamo che si può fare…Venerdì mi sono svegliata e ho sentito qualcosa di grande nell’aria. Il cielo non era lo stesso venerdì. Mentre lo guardavo, sapevo che non era quello di tutti i giorni. Era sereno, nel vero senso della parola, ed emozionato. Se Stipe e soci avessero alzato gli occhi al cielo, avrebbero ammirato lo stesso spettacolo. Io mi sentivo come quel cielo. La mia prima volta con i R.E.M non è avvenuta in pieno “periodo R.E.M.”. Avrebbe potuto essere anni fa, ma imprevisti, esami, mancanza di “accompagnatori” hanno sempre rimandato il grande momento. Allora c’era una forte passione, qualcosa che contenevo a stento. A volte mi sembrava di impazzire. Di non riuscire a gestirla. Credevo mi avrebbe consumata. Ma la musica non ti rovina, ti salva semmai. Venerdì ero più rilassata, consapevole del grande momento, determinata a godermelo a fondo, senza farmi distrarre dalla frenesia della passione. In realtà era come se fosse una seconda volta, non una prima. Volevo lasciarmi travolgere dalla magia della loro musica, conservando la coscienza dell’attimo.La curva sud dell’olimpico la sentivo stretta attorno a me, piena, carica, alta. Come se mi avvolgesse spingendomi verso lui, loro, quella musica. L’atmosfera era quasi “intima”. Mi sentivo così a mio agio. Protetta e coccolata. Il posto era dei migliori, 15° fila centralissssssima. Alzavo gli occhi e lui era lì, di fronte a me. Davvero di fronte a me. Quando l’ho visto entrare, il palco buio, le grida del pubblico impaziente, ed io lì che mi godevo quell’istante perché sapevo non ce ne sarebbe stato un altro uguale in tutta la mia vita. La sua sagoma nell’oscurità, la scoppoletta. Poi le luci che si accendono. La scenografia più bella che abbia mai visto e la musica che inizia…Non avevo aspettative, le avevo accuratamente evitate nei giorni precedenti. Avevo fiducia. Mi sono innamorata dei R.E.M anni fa dopo aver visto in tv un loro concerto in Germania, a Colonia. Conoscevo già i loro pezzi più famosi, ma è stato quel giorno che li ho sentiti live mentre sfoderavano i loro pezzi migliori, la loro carica, la loro magia che ho capito che li avrei amati. Non avrei potuto ignorarli. Una dipendenza crescente.Poi è arrivato il mio momento, quello che con TANTA pazienza avevo atteso per anni. Io ero lì e loro anche. Stipe, non più giovanissimo, ha ancora una forza e una carica da vendere. Un’energia trascinante. E’ stato incredibile vederlo sculettare finalmente dal vivo. Ho amato Orange crush, davvero stupenda. What’s the frequency Kenneth?, walk unafraid, the great beyond, final straw così sentita. Electron blue e everybody hurts le più toccanti (la seconda, ma SOLO la seconda, ricordiamo che era per Margot e la sua sventurata super macchina). Night swimming è stato come vedere un sogno diventare realtà. Incredibilmente bella: Mills al piano, Stipe a fianco con la sua voce inconfondibile. Veramente emozionante. Ma ho apprezzato molto anche wanderlust, the outsiders e leaving NY, tutte canzoni che su cd non mi avevano detto granchè, ma che dal vivo ho decisamente rivalutato. (<-- Landrew aveva ragione). Avrei voluto sentire anche daysleeper e it’s the end of the world, per la seconda mi sono dovuta “accontentare” di bad day.Dopo man on the moon i saluti e l’abbandono del palco. Imbuta credeva potessi essere distrutta perché il concerto era finito. Non potevo essere più felice, eccitata e soddisfatta. Ho continuato a canticchiare electron blue per tutto il tempo, non riusciva ad uscirmi dalla testa.Rivivo in testa ogni momento...in attesa della prossima data romana...


Qui la setlist:I TOOK YOUR NAME
WHAT'S THE FREQUENCY, KENNETH?
THESE DAYS
THE OUTSIDERS
DRIVER 8
BAD DAY
LEAVING NEW YORK
LEAVE
ANIMAL
EVERYBODY HURTS
ELECTRON BLUE
ELECTROLITE
ME IN HONEY
ORANGE CRUSH
FINAL STRAW
THE ONE I LOVE
WALK UNAFRAID
LOSING MY RELIGION
------------------------------
IMITATION OF LIFE
GET UP
THE GREAT BEYOND
WANDERLUST
NIGHTSWIMMING
I'M GONNA DJ
MAN ON THE MOON

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