Scritto il 21 Febbraio 2005.
Dietro la storia di un vecchio gangster, che dopo 35 anni torna nella New York dove è cresciuto e che ha abbandonato dopo la morte dei suoi più cari amici, si cela una storia di fallimenti e illusioni tradite raccontata da un visionario Sergio Leone. Questa è una storia raccontata anche e soprattutto tramite simboli, piccole chiavi di lettura disseminate lungo tutto il film: dalla chiave del pendolo, rimasto fermo per 35 anni, che Noodles riavvia appena tornato a New York, alla dissotterrazione delle bare nel cimitero con cui il passato torna a vivere, all'ultima conversazione con Debora durante la quale lei simbolicamente si toglie il trucco e gli rivela la verità, alla frase "sono andato a dormire presto" con cui risponde alla domanda dell'amico Moe su cosa avesse fatto in quei 35 anni, o al rumore del cucchiaino con cui Noodles gira il caffè e con il quale è espressa tutta la tensione di quegli interminabili istanti in cui è ormai chiara la frattura tra i rapporti dei due amici. Rilevante è anche l'episodio del recupero delle merci affondate nella baia: Max e Noodles cadono in acqua, Noodles non vedendo più l'amico crede che sia morto annegato, in realtà Max è risalito sulla barca e da lì guarda ridendo Noodles che disperatamente lo cerca. Questo rappresenta una specie di presagio, anni dopo Noodles crederà morto l'amico, ma in realtà questo è vivo. Max e Debora sono freddi, cinici e calcolatori, hanno rinunciato e tradito, rispettivamente, l'amicizia e l'amore di Noodles per seguire le proprie ambizioni. Noodles che ha subito i loro tradimenti, ma dai quali ha ricavato una dignitosa saggezza, è tuttavia anche lui un fallito perchè ha scelto di vivere nell'ombra del passato e non ha voluto accorgersi di cio' che realmente gli accadeva intorno. In quei 35 anni in cui Noodles viveva di rimorsi e ricordi Max gli aveva rubato la donna, la vita e i soldi. Quando quest'ultimo chiedendogli di ucciderlo vuole rubargli anche i ricordi, Noodles finge di non riconoscerlo e rifiuta l'incarico. Non può farlo perchè sarebbe come ammettere che l'amico non è morto, lo ha tradito, gli ha portato via tutto e ora vuole per l'ennesima volta sfruttarlo.La vicenda si chiude circolarmente lì dove era iniziata: nella fumeria d'oppio dove Noodles si è rifugiato dopo la morte degli amici e dove con un sorriso enigmatico, al cui confronto la Gioconda è un libro aperto, ci lascia spiazzati e confusi, ognuno con la propria interpretazione. E' stato tutto vero o solo il frutto delle allucinazioni di un uomo disperato, che nella droga ha cercato un'alternativa?
domenica 28 ottobre 2007
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