Scritto il 6 Settembre 2005. Al ritorno da un mese di vacanza "studio" in Ungheria...
Passaggi di stato. Passaggi di stato
mmm
passaggi di stato.E più importante saper riconoscere le proprie fragilità o riuscire a superarle? Tra le tante insicurezze cè anche questa incapacità di pronunciare la parola fine. Forse è solo una questione di definizione. Forse è solo una questione di stile. Forse preferisco le cose rimaste in sospeso a quelle ormai chiuse, superate, pietra sopra. Ma forse la chiave sta nel cambiamento. Sviluppare nuovi interessi, fare nuove scoperte, passare ad esperienze successive. Non si tratta di fini o inizi, si tratta di passi in avanti.Sono tornata due settimane fa. Ho avuto un mese di tempo per disintossicarmi, per inspirare a pieni polmoni. Aria pulita, fresca. Debrecen ha succhiato via tutta la tensione, linstabilità, la paura, il tremore. Mi ha fatto riscoprire la spensieratezza, trovare lamicizia, vivere il divertimento.Ci sono state feste, pseudo-compleanni, il mitico club V con il suo vagabondaggio notturno e i primi villamos del mattino, le serate una candela, una birra e una chitarra e le serate distruttive una palinka, una palinka e ancora unaltra palinka. Cè stata la pasta, poi la ricerca della pentola blu, la merda a menza e i barbecue. Il diluvio universale e le serate al Kolikavehàz, i concerti rock in centro e il cinema allaperto, il carnevale dei fiori e i suoi carri puzzolenti. Lavventura alla frontiera rumena, la gita in Slovacchia, quella a Eger e a Tokaj a degustare il vino e a Hortobagy nella puzza. Il ferragosto sotto la pioggia ma sempre con i gavettoni, gli scarafaggi di Stephen a Budapest, le smerdate di piccione, le multe in metro, le poste sotto la menza per i mangiatori di vitelli, il cd di Frusciante e i Pearl Jam al Cubabar dopo insistenti richieste. Il lago, i sopraccigli bruciati e i braccialetti persi in treno, il gioco dellimpiccato
is there a V?, i ristoranti chiusi e i pub, il ciclo della tecnologia, le lezioni (a volte), lungherese mimato il giorno degli esami, le canzoni della buonanotte per Claudia, le bottiglie di vino con Daniel, i turchi e i cinesi di Monica, i lavandini otturati di Angela, tutti i 30 italiani che ho imparato a conoscere e amare, gli inglesi, i canadesi, gli ungheresi, i conigli pazzi, le salamandre, gollum e altre mille storie
Devo davvero aspettare altri 11 mesi per riavere tutto questo????Vorrei avere più tempo per fissare i ricordi su queste pagine virtuali, ma la vita sembra scorrere anche al di fuori di Debrecen, stasera ci sono i Subsonica e dopo ho da fare con i dvd per i bootleg dei pj, liscrizione alla scuolaguida per la patente A e le raccomandate da ritirare
qui non si respira
ma chi lo sa? Magari fra qualche giorno torno in Ungheria
con la mente!
Don't it make you smile?
When the sun don't shine, it don't shine at all...
I miss you already, yeah...I miss you always...
domenica 28 ottobre 2007
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