domenica 28 ottobre 2007

E' anche successo che...

Sulle cene dallo Juoppo e di come i filtri del caffè possano rendersi strumenti indispensabili, i pic-nic nel parco ed altro ancora.

Szeged, 16 Maggio 2006.

Che il parrukka una sera si é presentato a casa con un invito a cena deliberatamente allargato anche a me e Sofia. "Andiamo da Jaakko!" Nonostante le iniziali riserve: "E se ha preparato una cosa romantica solo per voi 2?! O magari é un invito per vedere un porno!" io e l'altra imbucata ci dirigiamo dallo juoppo. Jaakko ci fa vedere la bici appena acquistata e con il parrukka, che si é appena comprato la 2a bici (perché 1 non basta!), danno vita ad un romantico siparietto nel cortile. Parcheggiati i bolidi troviamo la solita piscina nel bagno e il caos totale nel buco di cucina e io e Sofia ci consoliamo che in fondo il nostro appartamento non é poi cosí male. Lo juoppo finisce il gas e corre a chiedere il fornello elettrico alle tedesche della porta accanto. Cena a base di pesce e "apparecchiamo" nel cortile-parcheggio sotto casa. C'é chi si diverte a guardarci dai balconi, ma noi abbiamo le nostre candele, il vino, il gatto del vicino. Joni si unisce a noi e riesce a rompere una bottiglia di vino aprendola senza apribottiglie (possibile che lo juoppo per eccellenza viva in una casa sprovvista del suo fondamentale utensile?!). Con un coltello prova a spingere il tappo all'interno, ma la bottiglia si spacca sotto il collo per via della pressione e frammenti di vetro si depositano sul fondo. Ovviamente nessuno ha intenzione di sprecarne una sola goccia, ma neanche di morire per aver ingerito del vetro. E allora l'idea.. Che non é la patata lessa, bensí il FILTRO DEL CAFFÉ e una scodella a forma di cuore. Torniamo all'aperto e come in un perfetto rituale profano iniziamo a passarci il "calice". Finita la cena Sofia ci lascia ai nostri deliri e alla fine anche io e il parrukka ci diciamo che forse é il caso di tornare a casa. Sono le 4 passate e sto dormendo beata quando una voce dalla familiare intonazione sarcastica mi risveglia all'improvviso: "Valeria?" "Yes?" "Excuse me but I need to get in, you know?!" Déjá vu? Perkele! L'ho chiusa fuori, DI NUOVO! Barcollo, inciampo e Ilaria raggiunge la porta prima della sottoscritta e si, ho lasciato le chiavi attaccate alla serratura e quindi da fuori non si puó aprire, ma considerato che sei andata via prima credevo fossi rincasata anche prima di me! La mattina dopo scopro che: nonostante io dorma a meno di 3 metri dalla porta d'ingresso probabilmente l'intero palazzo si é svegliato prima della sottoscritta mentre Sofia tentava di richiamare la mia attenzione prima bussando, poi suonando il campanello, poi urlando. a quanto pare il parrukka mi ha anche chiesto "ma non hanno suonato?" e io ho farfugliato un "no" e mi sono rimessa a dormire. Ovviamente non ricordo nulla di tutto ció, quello che so é che non c'é 2 senza 3 e che molto probabilmente la richiuderó fuori di nuovo prima della sua partenza, magari volontariamente, come farewell surprise.

Che siamo andati ad un barbecue nel giardino di Zsuzsa e le turche il 6 maggio esprimevano desideri e saltavano nel fuoco. E abbiamo mangiato e bevuto e Johnny Cash in sottofondo. Il tavolo da ping pong, il dondolo e il taxi futuristico del ritorno.Che ho visto i Besho Drom in concerto ed é stato un grande show, ma che mi sono persa poi lo show della loro vocalist nella Sinagoga perché ero a Buda di ritorno da Milano. Ed anche quella dicono é stata una grande serata. sob.Che siamo andati dalle austriache per la loro cena d'addio perché domani partono. E abbiamo mangiato come domus (maiali in turco?) e bevuto e rinominato la bici di jaakko "kinga panna" e scattato foto e riso e scherzato e sentito davvero la complicitá. Che di nuovo io e lo juoppo abbiamo rinviato il nostro "romantico" fine settimana a Belgrado per via stavolta dei miei imminenti esami. Ma domenica tutti noi erasmus e gli americani ci siamo dati appuntamento nel parco dall'altra parte del fiume. Perché Alexandros aspettava ancora il suo greek party allo Jate, ma se aspetti che Imi faccia quello che ti ha detto che fará stai fresco. E allora abbiamo noi tutto quello che ci serve: carne al fuoco, moussoka, insalata greca, pasta, il sole, il parco, le zanzare e l'immunitá dello juoppo, le risate. Finire la serata a casa a guardare "senza destino" per il mio esame di letteratura del giorno dopo e pensare che non é affatto questo gran film e che la scena deliberatamente aggiunta al testo originale (quella con il buon samaritano/americano) é ridicola e triste.Che abbiamo avuto una splendido risveglio con la nostra adorabile landlady. Che alle 10 di mattina il soggiorno era inaspettatamente popolato. Elmetto e pronti a dare battaglia. Dialoghi che ispirerebbero il migliore Beckett o Orkény che ho appena avuto il piacere di conoscere. Un rumore dalla camera e un "ki van?" di Chiara interrompe momentaneamente la delirante conversazione. Concludiamo che la nostra landlady é come una "spiaggia", solo che lo spelling é leggermente diverso.Ma tutto é relativo e risolvibile e stasera c'é il nostro ultimo casalingo filmclub e subito dopo il Borfesztivál e decisamente mi merito una serata off...

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