Sulla gita a Mako e la vittoria finlandese dell'Eurovision..
Szeged, 12 Giugno 2006.
La scoperta dell'Eurovision. Una specie di Sanremo internazionale ma ancora più pop-olare. In Italia sconosciuto, nel resto d'Europa un vero e proprio evento. Punta all'ITC house. Anche quest'anno gli esperti danno la Finlandia vincente. Sono 20 anni che lo dicono e sono 20 anni che si classifica ultima o quasi. L'Italia non partecipa dal 97 credo e quest'anno neanche l'Ungheria. ecco perché la tv non trasmette il contest e ci ritroviamo io, Aura, Engo e Jaakko ad ascoltare vinili ed aspettare news in diretta dalla madre dello juoppo in Finlandia. Lo juoppo è teso, nonostante la band in gara, i Lordi, facciano un banale e mainstream hardrock arrivano direttamente dalla suà città, Rovaniemi e questo basta a tenerlo sulle spine. Si fa quasi l'una e il bip di un messaggio interrompe l'attesa. È Sofia da Milano. lo juoppo legge in silenzio e sbianca, letteralmente. I Lordi hanno vinto la "competition!". Con le mani che tremano stappa la bottiglia di spumante che ha portato da aprire solo in caso di vittoria. Poco dopo ci diamo la buonanotte e la mattina dopo siamo pronti e riposati per la grande traversata.Quelli dell'ITC hanno organizzato una gita in bici fino a Makò, un villaggio a poco più di 30 km da Szeged. Io, Aura e Jaakko ci imbuchiamo e si inizia a pedalare. Il problema principale per chi non usa quotidianamente la bici non è tanto la stanchezza fisica quanto il dolore fisico dovuto ai maledetti sellini. 3 ore di marcia sotto il sole e siamo a Makò. Pranzo tutti insieme al ristorante con il cameriere che imita i versi degli animali per tradurre dall'ungherese i vari piatti e poi passeggiata in centro tra le bancarelle di una piccola fiera di paese. Alle 5 ci si rimette in marcia. 6 "bikers" su 12 ripercorrono la stessa stradina sterrata dell'andata nel bel mezzo della puszta. Le restanti 6 mele marce riposano i didietro doloranti sui morbidi sedili del treno. Lo juoppo si avventura per la puszta con Engo e gli altri e a quanto hanno raccontato ha tirato urli di dolore ad ogni buca che non è riuscito ad evitare. Io e Aura da brave barbone dormiamo un'oretta sulle panchine della stazione prima di tornare comodamente a casa. I ragazzi ad attenderci in stazione a Szeged, non si sa come hanno fatto prima di noi, un salto nel parco tra vari skaters, musica, le bancarelle sul ponte e poi i fuochi d'artificio dal lungo fiume.
domenica 28 ottobre 2007
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