Scritto il 17 Agosto 2007.
Preludio in sintesi:
Birreria a Szeged
- Venerdí vado a trovare la mia ragazza in Romania
- Uhh uhh! Anche noi!!!
Zaini, sacchi a pelo e tenda, birra e biscotti per il treno. Uccelli rapaci, lepri e cerbiatti accompagnano lo sguardo che si perde nella puszta, verso Nagylak, prima tappa: frontiera. I soliti controlli incrociati per il passaporto yugoslavo del parrucca. Poi a piedi, varchiamo il confine. Gli zingari che vendono ley romeni. Ci sistemiamo in uno slargo all'uscita di un'area di servizio, alza il pollice e aspetta che qualcuno accosti. É venerdi pomeriggio e c'é un buon traffico, neanche 5 minuti e un camionista romeno in arrivo dalla Germania ci dá un passaggio. É diretto in Bulgaria, noi scendiamo ad Arad. A casa di Monika ci aspettano anche la mamma e una cena calda. La tv trasmette un canale ungherese. Verso le 21 usciamo alla scoperta della cittá, un giro per il centro, il municipio, il teatro, il parco e il fiume Mures che attraversiamo per andare a bere una birra sulla Strand. Il langos con aglio e formaggio fresco grattuggiato, mmmhh, meglio di quello ungherese.
La mattina dopo veloce visita a un mercatino delle pulci, tra vestiti usati e cimeli del comunismo, poi zaino in spalla prendiamo il treno fino a Lipova. Con l'autostop fino a Soimos. scendiamo ai piedi di una collina. Sulla cima le rovine di un castello medievale ungherese. Residenza degli Hunyadi, poi occupato dagli Ottomani. Il Mures scorre lungo la valle. Tutto intorno boschi e villaggi. Ci arrampichiamo lungo il sentiero fino alle rovine. Una vista mozzafiato. Decidiamo di fermarci a dormire li e mentre sistemiamo la tenda si alza un forte vento e questa quasi prende il volo se non fosse per il pronto aiuto di altri 4 ragazzi che campeggiano nello stesso posto. Nel bosco a raccogliere la legna per il fuoco e l'acqua che scorre dalla sorgente. Il tronco di un albero bruciato da un fulmine. Il parrucca e le sue strorie inquietanti sui temporali e i fulmini... Ci raccogliamo attorno al fuoco insieme ai "vicini" che ci raccontano del temporale della notte precedente. La carne sul fuoco e inizia a piovere... Doh! Picnic indoor perfettamente organizzato. "Micc" alla brace, insalata, pannocchie, formaggio e palinka. Spiove e usciamo ad ammirare il cielo e la valle. Ci raccogliamo di nuovo intorno al fuoco, le fiamme illuminano le mura tutte intorno. Questo posto ha qualcosa di magico. Una birra con i vicini di tenda, lavorano ad Arad, ma arrivano dal sud della Romania. Qui pagano meglio e ci sono piú posti di lavoro. Ci raccontano di quando sono quasi stati attaccati dai lupi mentre campeggiavano a Herculane. Andiamo a dormire...
domenica 28 ottobre 2007
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